Fondo Monetario Internazionale, l’Italia non cresce: Dubai in continua espansione

Crisi Italia

Nel panorama economico italiano, una costante sembra essersi ormai insinuata come un’ombra persistente: la crescita zero. L’analisi di esperti e istituzioni rivela una serie di fattori che contribuiscono a questa stagnazione duratura, che lascia l’Italia sempre più indietro rispetto ai suoi omologhi del G7. Diverso invece è ciò che accade in Medio Oriente e, in particolare, negli Emirati Arabi Uniti, dove Dubai si posizione sempre più fortemente come il territorio maggiormente in espansione tra le economie moderne.

Italia a crescita zero: a rischio le prospettive 2024

Il recente rapporto della Banca d’Italia indica un modesto aumento dello 0,6% del Pil, mentre il Fondo Monetario Internazionale (FMI) è più ottimista con una previsione del +0,7%.

Dall’altra parte, Confindustria scommette su un più incoraggiante +0,9%.

Tuttavia, indipendentemente dalle previsioni, una realtà persiste: l’Italia è bloccata in una trappola di crescita economica stagnante.

Le ragioni di questa stagnazione sono molteplici e interconnesse.

Tra i principali fattori, spiccano:

  • il declino demografico;
  • la bassa produttività;
  • gli investimenti insufficienti;
  • l’eccessiva burocrazia.

Inoltre, le prospettive offerte dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) non sembrano essere in grado di cambiare significativamente il corso del Pil italiano.

Il declino demografico rappresenta un serio ostacolo alla crescita economica, con una popolazione invecchiata e una bassa natalità che influisce negativamente sulla domanda interna e sul mercato del lavoro.

Questo si traduce in una ridotta dinamicità economica e in una pressione crescente sui sistemi pensionistici e sanitari.

La bassa produttività è un altro elemento chiave del nostro stallo economico.

La mancanza di investimenti in innovazione e formazione, unita a una struttura industriale spesso obsoleta, limita la capacità dell’Italia di competere efficacemente sui mercati globali.

Gli investimenti insufficienti aggravano ulteriormente la situazione, con risorse limitate destinate a settori cruciali come l’istruzione, la ricerca e lo sviluppo, nonché infrastrutture chiave come trasporti e digitalizzazione.

Questo rallenta la crescita potenziale dell’economia italiana e limita le opportunità per la creazione di nuovi posti di lavoro e la stimolazione dell’innovazione.

Infine, l’eccessiva burocrazia continua a ostacolare l’imprenditorialità e l’efficienza economica, rallentando i processi decisionali e aumentando i costi per le imprese.

La mancanza di riforme strutturali efficaci per semplificare le procedure amministrative e migliorare il clima degli affari continua a frenare lo sviluppo economico.

Nonostante le speranze riposte nel PNRR, le prospettive rimangono incerte.

Molti esperti ritengono che le riforme previste possano non essere sufficienti a innescare una significativa ripresa economica a lungo termine.

Senza un impegno serio verso riforme strutturali e investimenti mirati, l’Italia rischia di rimanere bloccata in una stagnazione economica persistente.

Dubai cresce ancora: i numeri 2024

Dubai emerge come una destinazione sempre più attraente e redditizia nel panorama globale.

Nel corso dell’ultimo anno, il valore delle transazioni immobiliari ha raggiunto la cifra record di oltre 172 miliardi di dollari, registrando un aumento del 20% rispetto all’anno precedente.

I rendimenti dalla locazione, soprattutto nel segmento di lusso, hanno raggiunto il 6%.

Il mercato residenziale di Dubai, pur avendo già conosciuto una crescita significativa negli ultimi anni, continua a offrire opportunità interessanti.

Il settore immobiliare contribuisce al 30% del PIL dell’emirato, con un continuo aumento delle vendite e un’attesa crescita del 5-7% nel 2024, trainata da giovani imprenditori e individui con patrimoni consistenti.

La popolazione in crescita e gli investimenti pubblici hanno alimentato la domanda immobiliare, sostenendo una crescita economica stimata tra il 2% e il 3%.

Le riforme governative nel Consiglio di cooperazione del Golfo (GCC) hanno favorito l’apertura di nuove imprese e l’afflusso di espatriati, grazie anche ai nuovi visti e alle norme sulla proprietà aziendale.

Dubai si è consolidata come un hub finanziario e tecnologico, attirando banche, fondi hedge e fintech da tutto il mondo.

Il numero di aziende nel settore finanziario è cresciuto notevolmente, con un aumento del 35% delle fintech solo nell’ultimo anno.

L’emirato è ora uno dei principali centri finanziari globali, con un ambiente favorevole agli affari e una rete di infrastrutture di livello mondiale.

L’attrattiva di Dubai si estende anche al settore immobiliare di lusso, dove il costo degli immobili nelle zone esclusive può essere paragonabile a quello di altre metropoli globali come New York e Parigi.

Inoltre, i vantaggi fiscali, inclusa l’aliquota fiscale agevolata che attualmente si attesta al 9%, continuano a essere un fattore determinante nell’attrarre aziende e individui ad investire nell’emirato.

Il programma Gold Visa offre una via rapida per ottenere la residenza a lungo termine a Dubai per gli investitori che acquistano proprietà di valore superiore a 2 milioni di AED.

Questo programma, introdotto nel 2019, ha contribuito a incrementare il numero di espatriati e investitori nell’emirato.

Dal punto di vista fiscale, gli Emirati Arabi Uniti non applicano imposte sul reddito personale, rendendo Dubai particolarmente allettante per coloro che cercano opportunità di investimento e residenza.

Il continuo successo di Dubai nel richiamare investitori e residenti ad alto reddito è testimoniato anche dal crescente numero di milionari e miliardari che scelgono di stabilirsi nell’emirato.

Le prospettive di crescita nel settore turistico, supportate da nuove iniziative pubbliche e sviluppi infrastrutturali, consolidano ulteriormente il ruolo di Dubai come destinazione di classe mondiale.

L’emirato si conferma come una delle destinazioni più allettanti per investimenti esteri e opportunità di business, grazie alla sua economia dinamica, infrastrutture all’avanguardia e politiche fiscali favorevoli.

Il paradiso degli imprenditori consiste nell’Investire a Dubai.

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