Il trasferimento della propria residenza in un paese estero, in questo caso a Dubai, sia esso per motivi lavorativi o di svago personale, è un processo da non affrontare con superficialità. Vi sono, infatti, diversi adempimenti importanti ed obbligatori da considerare e portare a termine correttamente, per non imbattersi in difficoltà burocratiche e di percorso. Tra questi vi è la pratica AIRE: questo è l’aspetto che meno viene affrontato dagli studi di consulenza, proprio perché comporta una serie di precisi adempimenti, che vanno rispettati in tempistiche piuttosto stringenti.
Ufficialmente istituito nel 1990, l’Anagrafe degli Italiani Residenti all’Estero è un registro nazionale che comprende i dati dei cittadini che, per motivi di qualsivoglia natura, decidono di trasferire la propria residenza in un Paese straniero. Si occupa, inoltre, di regolare i rapporti con suddetti cittadini e le Rappresentanze Consolari.
Questi dati sono inizialmente raccolti dai Comuni di residenza, i quali, ogni 6 mesi, sono tenuti ad aggiornare il proprio registro e a comunicare al Ministero e all’Agenzia delle Entrate le nuove iscrizioni.
L’iscrizione al registro AIRE è un adempimento ad obbligo di legge. Tuttavia, non tutti i cittadini che soggiornano all’estero sono tenuti ad eseguire questa procedura. I soggetti impegnati all’iscrizione AIRE, infatti, sono:
D’altra parte, non è tenuto a provvedere all’iscrizione chi:
La mancata iscrizione al registro AIRE, non comporta di per sé penali o particolari sanzioni. In questo caso, il trasferimento non identifica fini fiscali e considera il contribuente soggetto passivo d’imposta per la maggior parte dell’anno nell’Anagrafe della Popolazione Residente (APR).
L’irreperibilità alla residenza, tuttavia, comporta la cancellazione automatica dall’anagrafe dell’ultimo comune di residenza in territorio italiano e la conseguente iscrizione AIRE.
La regolare iscrizione al registro AIRE, rappresenta il fondamento per fruire di un’offerta di servizi e benefici delle Rappresentanze Consolari all’estero:
D’altra parte, in caso di mancata iscrizione, non è possibile godere di tutti i servizi sopra citati, e si dovrà far rientro in Italia per potervi assolvere.
Una diretta conseguenza dell’iscrizione al Registro è la perdita dell’assistenza sanitaria italiana e dei diritti che questa offre: l’assistenza di un medico di base, l’assistenza sanitaria ospedaliera e l’acquisto di medicinali tramite ticket. Rimane, tuttavia, diritto del cittadino beneficiare dell’assistenza sanitaria urgente, garantita dalle strutture di pronto soccorso per un periodo totale di 90 giorni.
Sarà premura del cittadino, quindi, avviare le procedure per ottenere assistenza sanitaria nel Paese di espatrio, in questo caso a Dubai.
Una volta iscritto al Registro AIRE, il cittadino residente all’estero è tenuto a comunicare tutte le variazioni anagrafiche del proprio stato. Si tratta di informazioni riguardanti:
Nel caso in cui il cittadino non adempiesse a questi obblighi, risulterebbe difficile rintracciarlo per consegne e comunicazioni importanti.
L’iscrizione al Registro AIRE può essere attuata prima di recarsi all’estero, oppure una volta trasferiti, tramite le Strutture Consolari.
Nel primo caso, basterà recarsi nel proprio Comune di residenza italiana: qui il cittadino dichiarerà la propria volontà di trasferimento e sarà compito dell’ufficio comunale occuparsi del passaggio dei dati.
È bene puntualizzare che, in questo caso, l’iscrizione non è automatica: verrà, infatti, correttamente registrata solo al momento dell’iscrizione nel nuovo comune di residenza all’estero.
Quando, invece, l’iscrizione viene effettuata tramite un ufficio consolare, vengono richiesti dei documenti allegati che certifichino la nuova residenza nel Paese. Alla compilazione del modulo segue l’invio della pratica al Comune italiano di ultima residenza, da parte dello stesso ufficio consolare.
Ad ogni modo, il cittadino è tenuto, per legge, a notificare il trasferimento e a portare a termine l’iscrizione entro 90 giorni dall’espatrio.
Al fine di presentare la propria domanda AIRE, è possibile caricare i documenti necessari sul portale online della piattaforma. Tra questi rientrano:
Nel caso in cui il richiedente sia in possesso di SPID, è sufficiente effettuare l’identificazione d’accesso; altrimenti, è richiesta la firma autenticata.
La cancellazione definitiva della pratica AIRE può esclusivamente avvenire a causa dei seguenti motivi:
Gli uffici della Daniele Pescara Consultancy sono specializzati nella redazione di tutti gli incartamenti legati alla pratica AIRE: per questo motivo, si occupano di provvedere alle pratiche previste e tutte le relative comunicazioni.
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