La crisi economica italiana non lascia spazio ai talenti emergenti: ecco perché il numero dei cervelloni in fuga dall’Italia continua a crescere. Ma dove si trasferiscono i più promettenti giovani del Bel Paese? La meta più scelta per mettere a frutto le proprie risorse è Dubai!
Giovani all’estero: il talento italiano in fuga
In un contesto dove le opportunità di crescita professionale e personale oltre confine si fanno continuamente più allettanti, sempre più talenti italiani decidono di emigrare.
Secondo i dati dell’Aire (Anagrafe degli Italiani Residenti all’Estero), il numero di connazionali che scelgono di vivere all’estero si è raddoppiato dal 2006.
Rispetto al passato, aumenta anche la percentuale di donne che intraprendono questo percorso, mosse non solo da motivi familiari, ma soprattutto da opportunità di lavoro e di carriera più promettenti.
Molte di loro sono laureate e professioniste qualificate, attratte dalla prospettiva di valorizzare al massimo le proprie competenze e il merito professionale.
Cervelloni italiani all’estero
A fronte di flussi migratori passati, l’aspetto più significativo non è tanto il numero di persone che partono, ma piuttosto il livello di istruzione che queste possiedono.
Da almeno un decennio e mezzo, un numero considerevole di laureati e professionisti altamente qualificati lascia il Paese, contribuendo a formare una comunità eterogenea di oltre sei milioni di italiani residenti all’estero.
Questo incremento, pari al 91%, è particolarmente evidente tra le donne (+99,3%) rispetto al 2006. Tuttavia, molti ritengono che le stime siano sottostimate, poiché non tutti coloro che si trasferiscono modificano la loro residenza ufficiale.
Non solo i giovani sono attratti da queste opportunità, ma anche coloro che si trovano nella fascia d’età tra i 35 e i 49 anni.
In quest’ultima decade, infatti, sono oltre 1 milione e 300 mila gli italiani in questa fascia d’età che si sono registrati all’estero, rispetto ai 377mila giovani tra i 20 e i 34 anni.
E tra questi giovani, il 30% ha completato gli studi universitari, percentuale superiore al numero totale di laureati in Italia della stessa fascia d’età.
Giovani in fuga dall’Italia per lavorare a Dubai
L’Italia del XXI secolo continua a essere una “fornitrice” di capitale umano, inviando all’estero molti talenti con elevati livelli di istruzione e competenze.
Una delle cause principali di questa “fuga dei cervelli” è la mancanza di sostegno e valorizzazione dell’occupazione in Italia, soprattutto se femminile.
L’Italia, con una delle peggiori percentuali di occupazione femminile in Europa e una cultura professionale che fatica a garantire parità di genere, non riesce a trattenere i talenti più ambiziosi.
Di fronte alle difficoltà del mercato del lavoro nazionale, il 4,8% delle laureate del 2022 già lavora all’estero, attratte da migliori opportunità professionali e da una cultura aziendale più inclusiva.
Nonostante i numeri degli italiani che emigrano, l’Italia non è riuscita a sviluppare condizioni che incoraggino i giovani a rimanere nel Paese o a far tornare i talenti espatriati.
Le proposte per attrarre più talenti europei in Italia sono ancora lontane dall’ottenere successo. Secondo i dati Eurostat del 2021, per ogni cittadino europeo che si trasferisce in Italia, ci sono 17 italiani che scelgono di andare a vivere in un altro stato estero.
Lavorare all’estero: i talenti decidono di trasferirsi a Dubai
I più capaci giovani italiani che si trovano nella necessità di spostarsi per lavoro scelgono diverse mete, ma una su tutte è la più gettonata: l’Emirato di Dubai.
L’appeal di Dubai per gli individui provenienti da ogni angolo del globo – privati, imprenditori, liberi professionisti, manager e proprietari di aziende – è sempre più evidente.
La città sta rapidamente emergendo come un’oasi di opportunità senza precedenti, dove i sogni imprenditoriali diventano realtà.
L’attenzione del governo per il benessere della sua comunità di residenti è tangibile, con un continuo flusso di incentivi e iniziative finalizzate a migliorare la qualità della vita.
Dubai si impegna a mantenere la sua posizione di primo piano come destinazione privilegiata per gli investimenti esteri, offrendo un ambiente imprenditoriale stimolante e favorevole.
Oltre alle iniziative di business, Dubai è rinomata per il suo impegno a fornire un ambiente sicuro e confortevole per i suoi cittadini e i suoi visitatori.
La bassa incidenza di criminalità e la garanzia di sicurezza personale sono elementi fondamentali che attraggono molti a trasferirsi qui.
Dubai è in costante evoluzione, con una società multiculturale che offre opportunità uniche per creare reti di contatti internazionali.
In particolare, le zone franche di Dubai offrono una tassazione agevolata e un ambiente imprenditoriale dinamico, rendendo la città un luogo ideale per avviare o espandere un’attività commerciale.
Lavorare a Dubai: i benefici per gli italiani
Quanto ai benefici finanziari, Dubai offre stipendi generosi che riflettono il valore e il contributo dei lavoratori.
Anche se il costo della vita può essere elevato, gli stipendi competitivi compensano ampiamente questa spesa.
Se consideriamo le opportunità di lavoro, Dubai è un’esplosione di possibilità.
Il made in Italy, i valori del Bel Paese e le capacità italiane sono particolarmente apprezzati qui, offrendo agli italiani un’opportunità unica di esportare le proprie competenze e conoscenze in un ambiente favorevole.
Tuttavia, è essenziale pianificare attentamente il proprio trasferimento e prepararsi adeguatamente prima di intraprendere questa avventura.
Le risorse online, come i siti di offerte di lavoro e i social network, offrono un’ampia gamma di opportunità per coloro che cercano lavoro a Dubai.
Preparare tutto prima del trasferimento è la chiave per massimizzare le possibilità di successo in questa vibrante metropoli del Golfo.
Lavorare e vivere a Dubai è la scelta di oltre 12.000 italiani che oggi compongono la Comunità Italiana nell’Emirato.
