Italia ed Emirati Arabi Uniti: la Convenzione contro l’evasione fiscale
La Convenzione Tra Il Governo Della Repubblica Italiana Ed Il Governo Degli Emirati Arabi Uniti Per Evitare Le Doppie Imposizioni In Materia Di Imposte Sul Reddito E Per Prevenire Le Evasioni Fiscali è un accordo internazionale siglato tra i due Paesi menzionati, finalizzato, come suggerisce la denominazione, a prevenire la doppia imposizione fiscale sui redditi e prevenire l’evasione fiscale.
Questo accordo è stato firmato il 1° gennaio 2015 ed è entrato in vigore il 1° gennaio 2016.
Che cosa prevede? Cosa comporta? Quali sono le conseguenze per un italiano che investe negli Emirati Arabi?
Per trovare risposta a queste domande, risulta necessario approfondire la tematica sottesa alla Convenzione, ovvero il funzionamento ed il rapporto tra la fiscalità italiana e la fiscalità emiratina.
Doppia imposizione fiscale: cosa significa
La doppia imposizione fiscale si verifica quando lo stesso reddito viene tassato due volte in due Paesi diversi.
Questo può accadere quando una persona fisica o giuridica è fiscalmente residente in un Paese e possiede redditi provenienti da un altro Paese con cui non è stato siglato un accordo per evitare la doppia imposizione fiscale.
La Convenzione Tra Il Governo Della Repubblica Italiana Ed Il Governo Degli Emirati Arabi Uniti è stata ideata e realizzata proprio per evitare questo tipo di situazione, che coinvolgerebbe un numero sempre maggiore di italiani che investono negli EAU.
Cosa prevede l’accordo fiscale tra Italia ed Emirati Arabi Uniti
L’accordo menzionato prevede che i redditi di una persona fisica o giuridica possano essere tassati solo in uno dei due Paesi.
In particolare, la Convenzione Tra Il Governo Della Repubblica Italiana Ed Il Governo Degli Emirati Arabi Uniti stabilisce che i redditi derivanti da attività svolte in uno dei due Paesi possano essere tassati solo in quel Paese.
Inoltre, l’accordo prevede che i redditi derivanti da beni immobili posseduti in uno dei due Paesi possano essere tassati solo in quel Paese.
Come si stabilisce la residenza fiscale: persona fisica e giuridica a confronto
L’accordo ricordato prevede anche che la residenza fiscale di una persona fisica o giuridica sia stabilita in base a determinati criteri, ovvero:
- nel caso di una persona fisica, la residenza fiscale è stabilita in base al luogo in cui la essa ha la sua abitazione permanente, o in base al luogo in cui trascorre la maggior parte del suo tempo durante l’anno;
- nel caso di una persona giuridica, la residenza fiscale è stabilita in base al luogo in cui essa è stata costituita o in base al luogo in cui ha la sua sede effettiva.
Dividendi, interessi e royalties tra Italia ed EAU
L’accordo prevede anche le regole relative ai dividendi, agli interessi e alle royalties.
In particolare, i dividendi distribuiti da una società residente in uno dei due Paesi a una società residente nell’altro Paese possono essere tassati solo in quest’ultimo.
Gli interessi e le royalties derivanti da attività svolte in uno dei due Paesi possono essere tassati solo in quel Paese.
Evasione fiscale: come evitarla tra Italia ed EAU
L’accordo tra Italia ed Emirati Arabi Uniti prevede anche alcune misure per prevenire l’evasione fiscale.
In particolare, i due Paesi si impegnano a scambiarsi reciprocamente informazioni fiscali al fine di garantire il corretto adempimento delle obbligazioni fiscali da parte dei contribuenti residenti nei rispettivi Paesi.
L’accordo prevede anche la possibilità per i due Paesi di effettuare controlli congiunti sui contribuenti che hanno attività economiche nei rispettivi territori.
Come funziona la Convenzione sulla Fiscalità tra Italia ed EAU
La Convenzione Tra Il Governo Della Repubblica Italiana Ed Il Governo Degli Emirati Arabi Uniti Per Evitare Le Doppie Imposizioni In Materia Di Imposte Sul Reddito E Per Prevenire Le Evasioni Fiscali è un accordo importante per garantire la corretta applicazione delle norme fiscali nei due Paesi, oltrechè per prevenire la doppia imposizione fiscale e l’evasione fiscale.
Grazie alle regole previste dall’accordo, i contribuenti residenti in Italia o negli Emirati Arabi Uniti possono evitare di pagare le tasse due volte sui loro redditi e possono essere certi che le autorità fiscali dei due Paesi cooperino per garantire la corretta applicazione delle norme fiscali.
Pertanto, chiunque decida di aprire una società a Dubai, capitale mondiale tra i Paesi più scelti dagli imprenditori expat per i loro investimenti, deve conoscere a fondo il contenuto della Convenzione sulla Fiscalità, o affidarsi ad un serio consulente che la conosca per lui e che lo affianchi in tutto l’iter procedurale per investire a Dubai.