Binance sotto il mirino di Dubai, su pressione degli Stati Uniti. Le autorità Emiratine stanno mettendo a dura prova la licenza crypto di Binance, e l’exchange più grande al mondo deve difendersi dalle richieste sempre più esigenti dei regolatori made in USA. Tuttavia, il futuro dell’azienda sembra essere comunque a Dubai, l’hub internazionale d’eccellenza, dove la società sta cercando di garantire la conformità alle normative locali e di mantenere la sua posizione di leadership nella crypto industry internazionale.
Binance sotto esame: Dubai stringe sulle licenze crypto
Dubai sta intensificando la sorveglianza dei richiedenti le licenze crypto, con funzionari dell’Autorità Regolamentare degli Asset Virtuali (VARA) che richiedono maggiori informazioni, in questo caso a Binance, una delle più grandi borse crypto al mondo.
Questo genere di controlli si sono intensificati dopo il fallimento lo scorso anno dello scambio di asset digitali FTX e riflette una tendenza globale crescente di maggior attenzione sulla crypto industry.
Dubai, sta cercando di promuovere l’innovazione garantendo una supervisione adeguata dell’industria crypto e, proprio per questo, si è rivelato l’hub significativo per i piani di espansione di Binance nel Medio Oriente.
Binance difende la sua licenza crypto a Dubai
L’approccio più severo dell’emirato potrebbe rappresentare una sfida per il CEO di Binance, Changpeng “CZ” Zhao, che ha sede a Dubai e sta subendo pressioni dai regolatori statunitensi.
Secondo fonti anonime, VARA richiede informazioni simili ad altre società internazionali che cercano di ottenere le autorizzazioni. Il regolatore sta cercando informazioni sulla proprietà, sulle procedure del consiglio di amministrazione e sulla revisione contabile a livello di gruppo globale di Binance, che ha una struttura societaria complessa con diverse società di controllo.
Binance ha dichiarato che “ha fornito tutte le informazioni necessarie al VARA in maniera anticipata e in linea con le responsabilità normative e fiduciarie”. Tuttavia, secondo le fonti, le questioni avanzate da VARA richiedono più tempo per essere risolte a causa della dimensione e della complessità di Binance.
A inizio febbraio 2023, un alto dirigente di Binance ha dichiarato che l’exchange aveva cercato di assumere un revisore contabile per l’intero bilancio, ma trovare una società in grado di svolgere il lavoro era stato difficile.
Inoltre, come riportato da TronWeekly, nel primo trimestre l’azienda ha subito una forte battuta d’arresto poiché ha registrato un calo del 16% della sua quota di mercato, con una quota di mercato finale del 54%. I motivi principali di questo calo sono stati le azioni legali della CFTC contro Binance e la chiusura del suo programma di trading a zero commissioni.
La recente causa legale intentata dalla Commodity Futures Trading Commission degli Stati Uniti contro la più grande cripto-borsa e il suo CEO, CZ, per presunte violazioni dei derivati, ha aggiunto pressione all’azienda.
Licenza crypto di Binance: gli Stati Uniti ci vogliono vedere chiaro!
Secondo un rapporto di Glassnode, un’azienda di analisi dei dati crypto, i regolatori statunitensi stanno esercitando pressione su Binance. Date le incertezze sulla solvibilità di banche e borse, il sentimento del mercato è stato valutato esaminando il flusso netto di fondi dentro e fuori l’exchange.
L’analisi di Glassnode indica che il flusso netto di stablecoin sulla blockchain Ethereum attraverso l’azienda è stato negativo, con una media mobile esponenziale (EMA) di 14 giorni, che mostra un deflusso netto di -$295M/giorno, il più grande nella storia.
Inoltre, il valore complessivo in USD delle riserve di Binance è diminuito del 45,1% o $29,6 miliardi ma si è stabilizzato a $35,9 miliardi dal fallimento di FTX. Il calo può essere attribuito alla diminuzione dei prezzi dei token e ai significativi rimborsi di BUSD, una stablecoin.
Tuttavia, la ripresa del mercato in YTD ha fatto salire il valore complessivo in USD delle riserve di Binance sopra i $35 miliardi questa settimana.
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