Istat, Preoccupazioni per l’Economia in Italia e in UE; Trasferirsi a Dubai significa Vivere nel Lusso

Crisi Economica

Il recente rapporto dell’Istat offre un quadro contrastante delle economie di Italia e Dubai, evidenziando sfide e successi distinti per ciascun Paese. Mentre l’Italia mostra segnali di stagnazione economica, con un PIL invariato nel terzo trimestre del 2024 e una contrazione della produzione industriale e della fiducia delle imprese, Dubai continua a registrare una crescita sostenuta, trainata da settori chiave come trasporti, finanza e immobiliare. La guida strategica dello sceicco Hamdan bin Mohammed e i piani di sviluppo come l’Agenda economica di Dubai (D33) hanno contribuito a rafforzare l’emirato come un centro economico globale in espansione, superando le aspettative per il primo trimestre del 2024. Con queste basi, il confronto mette in luce l’adattabilità di Dubai e le difficoltà che l’Italia continua ad affrontare in un contesto internazionale complesso.

Economia Italiana in stallo

L’ultimo rapporto dell’Istat mette in evidenza un quadro economico sfavorevole per l’Italia, nonostante una crescita globale stabile ma caratterizzata da incertezze e rischi al ribasso.

Nel terzo trimestre del 2024, il Prodotto Interno Lordo (PIL) italiano è rimasto invariato rispetto ai tre mesi precedenti, mostrando performance inferiori rispetto ai principali partner europei e alla media dell’area euro.

La Nota sull’andamento dell’economia italiana dell’Istituto nazionale di statistica, riferita ai mesi di settembre e ottobre 2024, sottolinea che le tensioni geo-economiche continuano a influenzare le prospettive globali.

Secondo il Fondo Monetario Internazionale (FMI), si prevede un incremento del PIL mondiale del 3,2% sia per quest’anno sia per il prossimo, con una crescita più sostenuta in Cina e negli Stati Uniti rispetto all’area euro, che risente della debolezza della Germania.

Anche se il commercio globale continua a espandersi, le prospettive sembrano leggermente deteriorate.

Per quanto riguarda l’Italia, l’Istat segnala un rallentamento dell’attività economica rispetto alla prima metà dell’anno, con un risultato peggiore rispetto ai partner europei e alla media dell’area euro (+0,4%).

La domanda interna ha avuto un impatto positivo sulla crescita, mentre la componente estera ha influito negativamente.

La variazione acquisita del PIL per il 2024 è stimata a +0,4%.

Nel settore della produzione industriale, l’indice destagionalizzato della produzione manifatturiera ha registrato un calo dello 0,4% a settembre, dopo una variazione nulla in agosto.

Inoltre, l’indice tendenziale ha mostrato una diminuzione del 4% rispetto a settembre 2023.

Il settore delle costruzioni ha subito un forte rallentamento ad agosto, con un calo dell’1,8% rispetto a luglio.

Il clima di fiducia delle imprese ha raggiunto il livello più basso da aprile 2021, a causa di un aumento nel settore delle costruzioni e delle vendite al dettaglio, ma con un forte calo nel settore dei servizi, in particolare nel trasporto e magazzinaggio.

Nella manifattura, si è osservata una diminuzione meno marcata rispetto ai servizi di mercato, con un deterioramento della fiducia tra le imprese che producono beni intermedi e strumentali.

I giudizi sul livello degli ordini e le aspettative sulla produzione sono peggiorati, e le scorte sono considerate in decumulo rispetto a settembre.

Inoltre, si stima una diminuzione del grado di utilizzo degli impianti e un aumento delle imprese che segnalano insufficienza di domanda come ostacolo all’attività produttiva.

L’Economia di Dubai Vola

Il principe ereditario di Dubai, Sua Altezza lo sceicco Hamdan bin Mohammed bin Rashid Al Maktoum, ha confermato che l’economia dell’emirato continua a mostrare una crescita sostenuta, con indicatori economici solidi che riflettono la visione e le direttive di Sua Altezza lo sceicco Mohammed bin Rashid Al Maktoum, vicepresidente e primo ministro degli Emirati Arabi Uniti.

Nel primo trimestre del 2024, il PIL di Dubai è aumentato del 3,2% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, aggiungendo oltre 115 miliardi di AED.

Lo sceicco Hamdan ha sottolineato che i risultati ottenuti dall’emirato sono il frutto del lavoro di squadra e degli sforzi congiunti di diverse parti interessate, finalizzati al raggiungimento degli obiettivi dei piani di sviluppo globale per il 2033, inclusi l’Agenda economica di Dubai (D33) e l’Agenda sociale di Dubai 2033.

Questi piani mirano a migliorare il benessere generale e la qualità della vita, rafforzando al contempo la posizione di Dubai come capitale economica globale e meta attrattiva per gli investimenti esteri.

In merito ai progressi, lo sceicco Hamdan ha dichiarato: “Dubai sta avanzando secondo una visione chiara, le cui basi sono state stabilite da Sua Altezza lo sceicco Mohammed bin Rashid Al Maktoum. Ciò che osserviamo oggi è un risultato tangibile di questa visione, che ha collocato Dubai tra i principali centri economici e commerciali del mondo”.

Ha inoltre affermato: “L’ambizione di Dubai è senza limiti, e la sua storia di successo rappresenta un modello per le città che aspirano a costruire un futuro promettente per le generazioni a venire. Il nostro obiettivo è sostenere il successo e promuovere una cultura di eccellenza e leadership in tutti i settori dell’emirato, per preservare questi risultati e puntare verso nuovi traguardi di eccellenza”.

La crescita del PIL di Dubai è attribuibile all’espansione di settori chiave che costituiscono le fondamenta del sistema economico dell’emirato.

I settori dei trasporti e dello stoccaggio, così come quello delle attività finanziarie e assicurative, hanno registrato una crescita identica del 5,6%.

Il settore commerciale ha visto un incremento del 3%, mentre il settore dell’informazione e delle comunicazioni ha segnato un +3,9%. Inoltre, il settore della ristorazione e dell’alloggio è cresciuto del 3,8%, e il settore immobiliare ha raggiunto un incremento del 3,7%.

Questa crescita economica nel primo trimestre del 2024 segue il successo del 2023, quando il PIL di Dubai ha raggiunto circa 429 miliardi di AED, con un aumento del 3,3% rispetto ai 415 miliardi di AED del 2022.

Trasferirsi a Dubai per Vivere Bene

Il rapporto economico dell’Istat e i dati sulla crescita di Dubai evidenziano due traiettorie economiche profondamente diverse.

Mentre l’Italia affronta una fase di stagnazione e incertezze con un PIL bloccato e segnali di sfiducia tra le imprese, Dubai continua la sua crescita sostenuta, trainata da una visione strategica e da una forte diversificazione dei settori chiave.

Questo confronto mette in luce l’importanza di una governance economica chiara e orientata al futuro, capace di adattarsi alle sfide globali.

Per l’Italia, la situazione attuale sollecita una riflessione sulle misure necessarie a rilanciare la produttività e a rafforzare la fiducia nel mercato, mentre Dubai rappresenta un esempio di resilienza e pianificazione strategica, che ha saputo valorizzare risorse e investimenti in un contesto economico globale incerto.

Ecco perché la scelta dei più avveduto imprenditori italiani, e non solo, di Trasferirsi a Dubai non deve stupire.

Allontanarsi dalla Crisi Economica Italiana per cercare ristoro nell’Economia Performante di Dubai è la chiave per portare al successo il proprio business.

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