L’economia italiana è sempre più esposta a fattori esterni che ne rallentano la crescita. Secondo Allianz Trade, l’Italia è tra i Paesi europei più colpiti dagli effetti economici delle ondate di calore, con una perdita stimata dell’1,2% del PIL nel 2025, il doppio rispetto alla media UE. A ciò si aggiungono l’inflazione persistente, l’aumento delle insolvenze aziendali e la stagnazione del potere d’acquisto. Di fronte a questo scenario, sempre più imprenditori scelgono di aprire una società a Dubai, attratti da un’economia in crescita, un sistema fiscale vantaggioso e un ambiente favorevole allo sviluppo del business.
Il caldo paralizza l’economia italiana
Il cambiamento climatico non è più una minaccia futura ma una realtà presente.
Le temperature elevate che hanno colpito l’Italia nel 2025 hanno provocato gravi danni alla produttività del lavoro.
Secondo Allianz Trade, una giornata con oltre 32°C equivale a mezza giornata di sciopero.
Questa “nuova normalità”, come definita dagli economisti, incide negativamente sulla già fragile economia italiana, che si trova in fondo alla classifica UE per crescita produttiva.
Perdita di produttività e calo del PIL
Mentre la media europea prevede una contrazione dello 0,5% del PIL nel 2025 a causa del caldo estremo, l’Italia perderà l’1,2%.
In confronto, la Francia subirà un calo dello 0,3% e la Germania solo dello 0,1%.
Le condizioni climatiche italiane aggravano un contesto già segnato dalla crisi energetica, dall’inflazione e da una tassazione pesante.
Tutto ciò contribuisce ad alimentare un ciclo recessivo che rende difficile per le imprese pianificare e investire sul lungo termine.
L’economia di Dubai continua a crescere
In netta controtendenza rispetto alla crisi in Italia, l’economia di Dubai continua a registrare numeri positivi.
Il PIL degli Emirati Arabi è previsto in crescita del 5,1% nel 2025, con un’inflazione sotto controllo e una disoccupazione ferma all’1,7%.
La diversificazione economica sta spingendo fortemente i settori non petroliferi come turismo, tecnologia e finanza, consolidando Dubai come hub globale per gli investimenti e lo sviluppo imprenditoriale.
Aprire una società a Dubai: vantaggi concreti
Sempre più imprenditori italiani decidono di investire a Dubai per sottrarsi a un contesto economico interno incerto.
Aprire una società a Dubai consente di accedere a un regime fiscale favorevole, a infrastrutture moderne e a un mercato internazionale in espansione.
Le zone franche offrono esenzioni fiscali e proprietà al 100% delle quote societarie, rendendo Dubai un’alternativa concreta e competitiva per chi vuole internazionalizzare il proprio business.
Investire a Dubai: la strategia di fuga dalla crisi in Italia
Con un’economia italiana rallentata dal clima, dall’inflazione e dalla pressione fiscale, trasferirsi a Dubai rappresenta una risposta concreta alla crisi.
Non solo le grandi imprese, ma anche professionisti, startup e famiglie stanno valutando seriamente questa opzione.
In un contesto globale sempre più competitivo, scegliere Dubai significa guardare al futuro con pragmatismo e ambizione, lasciandosi alle spalle un sistema che oggi offre poche garanzie per la crescita e la stabilità.